Intervistiamo: Piero Prete

di Barbara Gortan

 

Quella di Piero Prete è una passione per la storia dell’arte, motivo della sua vita. Quella istintiva e persistente emozione irruente, che si sviluppa e agisce con forza incontrollata e intensa, l’ha  ricevuta in quella lunga molecola del dna, dai geni di suo nonno che è stato gallerista d’arte a Roma fino al 1971, l’anno in cui è morto. L’esposizione, l’allestimento, il rapporto con gli artisti, la scelta delle opere da esporre, la promozione e la vendita ai privati sono esperienze che gli sono state tramandate. È cresciuto con suo nonno, nella sua galleria d’arte, frequentata dai pittori Carlo Carrà e Giorgio De Chirico. Con le competenze acquisite, adesso, cura con sentimento di viva affezione verso l’arte, la sua galleria a Taranto.

 

Come ha conosciuto il pittore Giovanni Frangi?

In un viaggio a Brera ho conosciuto un artista, scoprimmo che eravamo pugliesi, fu lui che me lo presentó. Mentre parlavamo passó per caso questo ragazzo, Giovanni Frangi, e mi disse che era molto bravo, si era diplomato all’Accademia di Brera l’anno precedente. Incuriosito andai a trovarlo nel suo bugigattolo che utilizzava come studio e vidi che faceva delle cose bellissime. Comprai subito una decina di opere.

 

Quando ha deciso di organizzare una personale dell’artista?

Nel 2011 è stato invitato alla 54^ edizione della Biennale di Venezia, esponendo nel padiglione Italia, quello prestigioso, dove hanno esposto De Chirico, Castellano…i più grandi.

Nel 2020, il Quirinale ha acquistato per la collezione privata della sede Presidenziale quaranta opere di arte contemporanea di venti artisti eccezionali e tra questi ci sono due suoi dipinti. Conosco il percorso che ha fatto questo grande artista, l’ho sempre venduto, ma questo significa portare l’artista a un livello superiore. Allora ho deciso di fare una personale, non è mai stata organizzata da queste parti. Le ultime opere le ho acquistate lunedì scorso al suo studio a Milano, e devo dire che lui è stato molto contento.

 

Che tematiche sono rappresentate in questa mostra?

Ci sono trentasette opere in esposizione tra dipinti ad olio e fotografie con sovrapittura, che spaziano da fine anni ottanta ai giorni nostri. Nella sua arte la natura trova la sua massima espressione, le ninfee è il suo ultimo tema che ha rappresentato. 

In un progetto che risale al 2006, View-Master, mette a fuoco attraverso una serie di fotografie la bellezza degli abissi marini ed il disgelo, due situazioni naturali diametralmente opposte, che sono ingrandite da questo strumento, che offre l’immagine di particolari meno evidenti e di grande intensità.

 

Quanto durerà la mostra?

Dal 2 al 17 Aprile 2022. Si può accedere agli spazi espositivi di via Lacaita 35/a a Taranto, dal lunedì al venerdì 17-20, sabato e domenica 10-13 e 17-20.

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