Maara di Italo Spada, Casta editore, 2023

Redazione

 

Chi è la Maara (altrove: Majara, Magara, Maciara…)? Nella tradizione popolare siciliana, un essere pericoloso e spregevole dal quale bisogna prendere le distanze per non incappare nelle sue maledizioni (gàstime). Da morta si trasforma in Donna di fuori, acquista le sembianze di serpe (scorsone) o di ranocchio e non ha pace nell’aldilà fino a quando un’anima buona non avrà pietà di lei dandole degna sepoltura. Angela Gargano è una semplice ragazza che vive a Jaci, in provincia di Catania, e fa la lavandaia. Dopo il suo fortuito incontro con la carcassa di uno scorsone, comincia ad avvertire strani disturbi, fa sogni premonitori, manda gàstime e viene considerata da tutti maara. Sparirà nel nulla, portandosi dietro credenze, incomprensioni, superstizioni e il mistero della sua esistenza.

Siamo a metà Ottocento e anche in Sicilia si respira aria di Risorgimento. I Borboni vengono cacciati, arriva Garibaldi, la parola “libertà” è causa di disordini e di vendette, il fratello di Angela diventa bandito, la famiglia Gargano si disgrega. La vicenda, inquadrata in fatti storici documentati è arricchita dal linguaggio del popolo codificato nei proverbi.

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