Khnoff di Alfonso Guida, Casa del libro, 2023

di Barbara Gortan

 

Khnoff, la nuova raccolta poetica di Alfonso Guida, è tra le mie mani, ho il piacere che faccia parte della collana di poesia DUEMARI, per l’editore Casa del Libro delle librerie Mandese, che sto curando.

Alfonso non vede l’ora di leggere quello che ha scritto, ciò che adesso lo rappresenta. Lo incuriosisce vedere questo suo ritratto interiore su carta. L’immagine, i colori della copertina, l’esatto posizionamento in alto alla pagina del suo nome, il titolo collocato centralmente e subito sotto il mio, danno le sembianze di un quaderno di poesia, essenziale. Ha seguito la via per andare per esclusione, ha tolto tutto ciò che è superfluo. Non ha voluto che nella biografia citassimo i premi che ha vinto. Ha asciugato. Asciugare che significa sintetizzare, ridurre all’osso, concentrare, condensare. Ha tolto tutto ciò che è nato nel momento in cui ha sentito che stava traboccando, che stava straripando e troppo enfatizzando. Il quadro della sua vita è “Il Silenzio” dell’artista Fernand Khnoff, dove una creatura angelica con la tunica celeste dall’aria sferica e sfumature misticheggianti, con la mano coperta da un lungo guanto, porta il dito sulle labbra, a richiamarci al silenzio per lasciare parlare la voce interiore. L’artista è diviso tra l’imperativo di svolgere un ruolo nella società e il desiderio di esilio, per il timore di perdersi, di dover rinunciare alla ricerca di una realtà più profonda, oltre le apparenze, alla ricerca di una concentrazione espressiva capace di ridare un senso alle parole.

 

Il silenzio

le labbra calme,

le labbra addormentate,

l’indice che sigilla.

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