L’Arte democratica: Bibart. Biennale d’Arte Contemporanea 2023

di Claudia Zuccarini

 

Tra gli eventi artistici e culturali italiani, Bibart si configura da anni come una fucina di idee e scambi di ampio respiro. Dalla prima edizione del dicembre 2016 lo sguardo è stato sempre più audace e il progetto sempre più articolato, offrendo ai fruitori un’immersione nell’arte di carattere internazionale e sociale. Miguel Gomez – direttore artistico dell’evento – e Saverio Fiore – direttore amministrativo – con lungimiranza hanno elaborato per questa quarta edizione un percorso stimolante, che contempla installazioni d’arte in più sedi dal 13 ottobre al 12 novembre.

Nel solo capoluogo pugliese tre sono le culle architettoniche che ospitano la biennale, tutte ubicate nei vicoli del borgo antico barese: la suggestiva Chiesa di Santa Teresa dei Maschi (sede della Vallisa), la cappella di San Martino (recentemente restaurata ed aperta per eventi artistici) e la chiesa copta di San Gaetano. A questi luoghi si aggiunge il pregevole Museo Diocesano di Bitonto “Mons. A. Marena”.

Bibart varcherà, infine, lo stretto di Messina per giungere a Caltanisetta dal 9 novembre all’8 dicembre presso il Palazzo Moncada, stabilendo un gemellaggio foriero di nuovi input.

Quando l’arte include un’utenza sempre più vasta, gratuitamente e con una molteplicità di proposte culturali di alta qualità, allora si può parlare di “arte democratica”. Appare sempre più necessario nell’epoca attuale avvicinare il pubblico alla bellezza con linguaggi diretti e leggibili, ma non di meno rilevanti. Può il contatto con le forme artistiche portare ad abbracciare un diverso modo di porsi e a scegliere la grazia e la gentilezza? Sì, da sempre, ed è proprio la democraticità di Bibart a indurre riflessioni in essere sull’esistenza. Difatti, il tema dell’edizione 2023 si riconduce ai quattro elementi fondamentali per la vita: Acqua, Aria, Terra, Fuoco, interpretati nelle declinazioni più varie, tanto da un punto di vista materico, quanto cromatico e rappresentativo, con una sensibilità spiccata verso la consapevolezza ecologica e il rispetto del mondo naturale. Ci si ritrova così ad ammirare un caleidoscopio pittorico e scultoreo, caratterizzato da accurate ricerche di senso della realtà e da continue sperimentazioni. La contemporaneità delle produzioni artistiche viene accolta in contesti antichi, con esiti percettivi gradevoli e armoniosi pur se contrastanti. Numerose sono le opere in esposizione, addirittura 190, provenienti da: Puglia, Lucania, Sicilia, Calabria, Roma, Francia, Argentina e Grecia. Tanti anche gli artisti, tutti meritevoli di essere citati (in calce all’articolo troverete l’elenco completo).

Un’attenzione particolare e a latere merita l’installazione presso la Cappella di San Martino. “Nexus, siamo umani o robot?” è una mostra a più dimensioni, che indaga il mondo emotivo adolescenziale alla luce dell’utilizzo massiccio delle nuove tecnologie. Nexus testimonia il percorso artistico di giovani in dispersione scolastica, trasformando il fallimento in opportunità positive.

Promossa dal collettivo ArtBrut22 e dal Centro di Formazione Phoenix con la collaborazione di Carlotta Rubino e Pasquale Chianura, l’iniziativa prende spunto dal film Blade Runner. Nexus è una generazione di replicanti robot che si ribella al sistema per vivere una dimensione emozionale vera. Il “falso abbraccio”, rappresentato con opere materiche e videoproiezioni, sembra sancire l’importanza della creatività e la rivendicazione dell’esserci, con possibilità che valicano qualsiasi disagio.

Puntando alla socializzazione dell’arte e all’intersecarsi di più linguaggi espressivi, Bibart presenta anche un nutrito carnet di incontri a tema, che ben si collegano allo spirito della biennale e che arricchiscono l’uditorio di emozioni e conoscenze nuove: dalla moda si giunge alla scrittura di Sara Ciafardoni, attraversando la storia del colore, l’arte di Francesco Speranza, il Caravaggio in poesia e musica e molto altro.

Bibart si conferma dunque essere una biennale d’arte da vivere a 360 gradi.

Avete ancora del tempo per approfittarne e visitarla.

Di seguito i riferimenti ufficiali e dettagliati per le info necessarie.

 

Artisti presenti:

Sergio Abbrescia, Damiano Bitritto, Michele Condrò, Gaetano Condorelli, Anna Cristino, Paolo de Sario, DiRò, Sofia Fountoulaki, Mara Giuliani, Massimo Iacovelli, Cinzia Inglese, Marc Jaulmes, Michelangelo Lacagnina, Caterina Laddaga, Gabriele Liso, Ferruccio Magaraggia, Angelo Mastria, Nilde Mastrosimone de Troyli, Giuditta Mercurio, Biagio Monno, Giancarlo Montefusco, Nicola Morea, Rosy Palmisano, Angela Piazza, Coop. Phoenix, Dora Rizou, Egidio Rondinone, Giuseppe Ruscigno, Marialuisa Sabato, Vanina Savorè, Carlo Sillitti, Elvira Sirio, Ilma Spinelli, Fulvia Tateo, Giuseppe Toscano, Antonio Tricarico, Anna Troyli, Maurizio Vitale, Annunziata Zito

 

Sedi e orari:

Santa Teresa dei Maschi, piazzetta Santa Teresa dei Maschi, Borgo antico Bari, dal martedì alla domenica

ore 10.30/13.00 16.30/19.00, chiuso lunedì, ingresso libero

 

San Gaetano, strada San Gaetano Borgo antico Bari, dal martedì alla domenica ore 10.30/13.00 16.30/19.00, chiuso il lunedì, ingresso libero

 

Cappella San Martino, Strada Bianchi Dottula Borgo antico Bari, chiuso il lunedì, ingresso libero.

Di pomeriggio: dal martedì al sabato 17.30 – 19.30

Di mattina: venerdì e sabato 10.00 – 12.00

Domenica: 10.30 -13.00

 

Museo Diocesano di Bitonto, Via Ferrante Aporti, 15, Bitonto, aperto il sabato e la domenica

10.00/12.30 18.00/20.00, ingresso €3,00

 

Info: 3455119994  Instagram Bibart Biennale   www.facebook.com/bibartbiennale

Mail: bibartbiennale@gmail.com

 

Maggiori dettagli e calendario completo con gli orari, i luoghi e gli eventi su

https://bit.ly/Bibart23

La Mappa della Biennale: https://bit.ly/mappaBibart23

 

 

 

 

 

 

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