Intervistiamo: Francesco D’Adamo

di Fulvia Degl’Innocenti

 

Un viaggio a ritroso quello dell’anziano pescatore Ezechiele, che trova su una spiaggia lo zainetto di un bambino appena sbarcato e che decide di riportarlo alla madre per rassicurarla che è viva compiendo quindi “La traversata” (Il castoro).

L’autore è Francesco d’Adamo, che racconta da anni ai ragazzi la condizione spesso dura dei loro coetanei in tutto il mondo.

Un libro per ragazzi o anche per adulti?

«Si tratta di una fiaba contemporanea che io immagino per i ragazzi, ma come per gli altri miei libri sarà letto anche dagli adulti. Oltretutto il protagonista è un anziano, non un bambino».

 

Che tipo è Ezechiele?

«È il nonno che tutti vorrebbero avere, testardo e con il cuore grande, un antieroe che ha come superpoteri la compassione e la capacità di indignarsi».

 

Quanto ormai siamo diventati sordi alla compassione?

«Vedendo le scene dei migranti in Bosnia con le infradito sulla neve mi chiedo perché non carichiamo un’auto di calze di lana e partiamo. È anche per far nascere l’empatia verso queste persone che hanno lasciato la loro terra che ho elaborato un progetto per le scuole in cui invito gli studenti a immaginare che cosa metterebbero nel loro zaino se dovessero improvvisamente partire».

 

 

(Apparsa su FC 20/2021)

 

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