“Noi siamo il cielo” di Marzia Biondi, Aletti editore

Redazione

«Il titolo – spiega l’autrice – è una metafora del contenuto di tutta la raccolta. È poesia a sé stante. La parola “cielo” non vuole orientare il pensiero del lettore a qualcosa di solo rasserenante; piuttosto vuole porre domande, sollecitare inquietudine di fronte alle meraviglie della quotidianità e delle difficoltà “fisiologiche” di questo mondo. Queste ultime, se viste con lo sguardo della fede, possono divenire occasione, travaglio per una maggiore elevazione spirituale e conseguente godimento del dono della vita».

Gli argomenti trattati sono la fede nell’amore paterno celeste, la speranza evangelica nel Suo disegno per ciascun essere umano. Su tale “pietra angolare” si basa il sostegno e il punto di riferimento per affrontare il fare quotidiano, le situazioni difficili.

Nella poesia della Biondi – scrive Alessandro Quasimodo nella Prefazione – l’impronta è una metafora della fede. L’anima stessa, accompagnata dal fluire incessante del tempo, ritrova l’azzurro del cielo che sembra specchiarsi nella sua purezza». E questa purezza la si ritrova anche nella scrittura. Quella che l’autrice riscopre nei piccoli gesti e nelle piccole cose. «Nel fare quotidiano, negli incontri con gli altri, nell’odorare un profumo, nei momenti improvvisi, bui, di abbandono, nella voce di un’amica. Qui, di fatto, si sta componendo la “trama” dell’anima e dei “colori” con i quali descriverla nel nero su bianco».

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