Fiabe del niente e del mondo di Francesco Prioli, Aletti editore

Redazione

 

Esordio di Francesco Prioli che frequenta la Scuola Holden di Torino.

«Le “Fiabe del niente e del mondo” sono i racconti di un mene­strello che si trova a far fronte al moderno nichilismo, col quale combatte e instaura una buffa storia d’amore – confida il giovane nell’introduzione scritta per i lettori, soffermandosi anche sul significato del titolo -. Le “Fiabe del niente e del mondo” sono mondo perché innamora­te di un lancinante impressionismo dell’animo e sono niente perché si rivolgono alla filosofia, al fumo, alla silenziosa e crudele volta ce­leste: sono mondo perché sono dettagli irrilevanti e bellissimi, sono dei quadri fini a sé stessi e struggentemente romantici; sono niente perché sono le parole inventate delle stelle lontane».

L’universo di Prioli è “uno sfondo vibrante di suggestioni e vaghe presenze”, secondo Alessandro Quasimodo, estensore della prefazione: «L’opera di Francesco Prioli nasce dal desiderio di conoscere eventi, emozioni, magari marginali, osservando il mondo circostante, anche se “gli astri sono immobili”».

Una peculiarità che fa, di questo libro, una speciale lettura per ogni fascia d’età.

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