Racconti di pace contro la guerra, Daniele Giancane, a cura di, Adda Editore

di Maria Pia Latorre

 

Appena pubblicato, per i tipi di Adda, “Racconti di pace contro ogni guerra”, ricca collettanea variegata e piena d’inventiva, firmata da Nicola Accettura, Donato Altomare, Marianna Carrara, Maurizio Evangelista, Marco Ignazio de Santis, Daniele Giancane, Luigi Lafranceschina, Maria Pia Latorre, Gianni Antonio Palumbo, Loredana Pietrafesa e Alfredo Vasco, a cura di Daniele Giancane.

Un libro per parlare di pace che appare subito convincente dalla dichiarazioni d’intenti del curatore: “Ci prende un nodo alla gola ed un senso di pessimismo acuto sulle sorti dell’essere umano. E invece no, è proprio l’ora di rilanciare – con iniziative, progetti, itinerari didattici – il tema dell’educazione alla pace“.

Interessante l’approccio di scrittura di ogni Autore che, attraverso la varietà, muove verso la condivisione e la socializzazione di storie e di considerazioni che sicuramente ne potranno far scaturire delle altre, trattandosi di un tema così ampio e importante.

In tale contesto, dunque, è fondamentale che ogni esperienza di scrittura risulti realmente significativa  e carica di pregnanza valoriale, come ci ricorda con sottile ironia Hannah Arendt quando afferma: “Nessuna cosa umana può essere cancellata completamente e al mondo c’è troppa gente perché certi fatti non si risappiano: qualcuno resterà sempre in vita per raccontare”, e qui il risultato è pienamente raggiunto.

Il racconto di Nicola Accettura, che apre la raccolta, ha proprio questa prospettiva storico-letteraria, sottolineando elegantemente la ricorsività delle azioni umane, anche quelle più inutilmente devastanti, che vengono compiute senza che mai l’uomo impari dai propri errori.

Ambientato in un ipotetico e indefinito tempo futuro che non conosce più l’esperienza del vivere in pace il racconto di Donato Altomare, tutto giocato su un dialogo tra un padre e un figlio. Serrata e incisiva la narrazione, che si snoda tutta in situazione d’azione, amplificandone, così, l’effetto.

Dai toni delicati e di grande profondità il racconto di Marianna Carrara, già docente, che ben conosce  il mondo dei più giovani e che riesce a parlare al loro cuore attraverso una corsia preferenziale, per certi versi cifra naturale dell’Autrice, per certi altri costruita con lunga e accurata esperienza di dialogo continuo con le giovani generazioni.

Radicato nella storia e nei suoi valori fondanti il racconto di Marco Ignazio de Santis, che ci mostra come, attraverso la ricerca storica, sia possibile far incontrare quella che, in un passato recente, era definita la ‘Grande Storia’, con le micro-storie della gente comune, ottenendo l’importante risultato di smontare completamente tale filone storiografico a favore di una più moderna storiografia che considera ogni  singolo individuo come tassello fondamentale della Storia.

Ambientato nel microcosmo di una classe di scuola primaria il racconto di Maurizio Evangelista, che contrappone alla complessità della guerra l’apparente semplicità delle dinamiche che s’innescano quotidianamente in tutti i contesti di socialità scolastica. E ciò la dice lunga sull’animo umano, in accordo al carattere di scrittura ironico di Evangelista.

Dal tratto leggero il racconto di Daniele Giancane che, spostando la prospettiva del suo racconto in uno spazio sperduto dell’universo, riesce ad ottenere la giusta distanza per considerazioni dal sapore amaro ma di forte ironia.

Subito dopo si passa al racconto realistico di Luigi Lafranceschina, che, con fine sensibilità, ci fa camminare nelle scarpe di Zlata, una bambina ucraina fuggita attraverso la Moldavia, allo scoppio della guerra in Ucraina. Giunta in Italia con la mamma, Zlata viene accolta nell’ospedale di Ancona dove viene curata per un grave  linfoma.

Ambientato nei prestigiosi palazzi delle istituzioni europee il racconto di Maria Pia Latorre, che  cerca d’indagare il dietro le quinte politico di un conflitto, ma, consapevole della vacuità della farraginosa macchina diplomatica, conclude il racconto con un colpo di scena che apre a scenari di speranza.

Estremamente fantasioso il racconto di Gianni Antonio Palumbo, ambientato tra Notwithstanding, villaggio posto a confine tra Nevertheless e Anyhow, dove si svolge la guerra del campo di grano. Dal sapore fantasy, ricco di citazioni e fortemente simbolico il racconto di Palumbo, che attrarrà sicuramente i lettori giovani per la lievità della narrazione.

Intrigante e arguta la storia costruita da Loredana Pietrafesa, a partire da un fatto vero accaduto negli anni Settanta che ebbe larga eco nel mondo. Ci si riferisce al lancio nello spazio di cinque sonde contenenti le informazioni più importanti della civiltà umana ad uso di eventuali civiltà a noi sconosciute presenti nell’universo. Qui Loredana Pietrafesa immagina che le sonde siano realmente intercettate.

Chiude la raccolta il racconto distopico di Alfredo Vasco, ricco di sonorità bizzarre e invenzioni linguistiche che ne fanno un racconto innovativo e proiettato verso una nuova modalità di scrittura moderna e originale.

Importanti e variegati, dunque, gli stimoli  presenti in questa raccolta, completata da un ricco apparato di schede, per comprendere e riflettere sui terribili tempi di disastri che stiamo vivendo. Tutte le raffinate narrazioni si fanno carico del “fare memoria” per fare storia. Una storia di pace. Quella a cui tutti aneliamo.

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