Temporali di Davide Morosinotto, Camelozampa, 2022

di Italo Spada

 

La novità: lo stesso romanzo in due versioni. Quali? Versione fabula (con copertina verde) e versione intreccio (con copertina rossa). Ma che cosa si intende per fabula e intreccio? L’A. precisa: “La  versione fabula segue l’ordine cronologico degli eventi; la versione intreccio segue l’ordine dei capitoli.”

Tutto chiaro? In teoria senz’altro; in pratica non si direbbe. I due termini, infatti, fanno riferimento al formalismo russo che distinse chiaramente la storia accaduta (fabula) da quella narrata (intreccio), precisando però che solo la seconda è letteratura. Se le cose stanno così, si dovrebbe aprire un dibattito, organizzare un convegno, una tavola rotonda, un convivio; argomentarne senza contraddittorio in una rubrica di recensioni come la nostra è fuori luogo. Peccato. Sarebbe stato interessante fare alcune domande (all’A. e all’editore) e sentire le loro risposte. Per esempio: Perché pubblicare lo stesso libro in due versioni con la precisazione che i 59 capitoli, pur essendo distribuiti con un ordine diverso, sono gli stessi ad eccezione di uno? Perché non prendere due piccioni con l’unica fava dei due indici lasciando al lettore la libertà di scegliere e di decidere la lettura a suo piacimento?”

E ancora: Siamo certi che nella versione fabula non ci sia anche l’intreccio e nella versione intreccio non ci sia anche la fabula? Non sarebbe stato il caso di snellire le 351 pagine eliminando (è il riferimento ai formalisti russi che ci spinge a chiederlo) alcuni motivi liberi come quello che vede protagonista il Grande, boss recluso affamato di vendetta nei confronti di chi l’ha tradito? Ci si rende conto di come, ponendo queste domande, non si fa altro che aumentare la perplessità dei lettori. E allora semplifichiamo: Temporali narra di un attentato in un liceo di Bologna. A idearlo è il sedicenne alunno Enrico Neri, figlio di un milionario. La sua vita dorata gli è servita ben poco se i suoi genitori l’hanno lasciato in balia di se stesso. La scoperta della pedofilia del padre che ha incluso nella sua rete perfino Camilla, la ragazzina che ama, lo manda in tilt. Basta con la scuola, con la famiglia, con il mondo. Offuscato dall’alcol e dalla rabbia ruba degli esplosivi e li piazza a scuola. L’ora X è segnata, Bologna vivrà un’altra strage, a meno che… A meno che Enrico, aiutato e spronato dal nemico-amico Ron, non si ravveda e non entri in azione la bella Michela degli Agenti Temporali con sede a Praga, capace di cambiare il corso della storia grazie a sofisticati congegni che la proiettano avanti e indietro nel tempo e nello spazio. Fantascienza sulla scia della trilogia di “Ritorno al futuro” di Robert Zemeckis. Non solo. Nemici che diventano amici, Agenti e Contro-Agenti, odio e pulsione amorosa, strage avvenuta e sventata… Piacevole (anche se non sempre) la lettura, ma con qualche scrollatina di spalle quando la fantascienza esagera. Un’ultima domandina: ma non c’era un titolo più accattivante? Non sarebbe stato meglio far precedere quel “Temporali” dal sostantivo “Agenti”?

 

 

 

 

 

 

 

 

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