Tonto e Mattia di Paola Valente, Raffaello, Ancona 2021

di Cosimo Rodia

I bambini in età prescolare non conoscono la successione temporale; per loro il tempo è solo una successione di episodi singoli; solo dopo i sei anni iniziano a percepire il concetto di durata. Perché questo accada, è necessario che il bambino acquisisca le capacità logiche per padroneggiare i concetti temporali, fra tutti: la reversibilità del pensiero, che permette di far acquisire le nozioni di successione, di simultaneità, di durata. Siamo nello stadio “operatorio concreto” (di piagetiana memoria), in cui il bambino sviluppa le relazioni di precedenza e successione (con le locuzioni: “prima di”, “dopo di”). Uno stadio propedeutico al pensiero reversibile delle operazioni formali.

Ebbene Paola Valente, con il suo simpatico “Tonto e Mattia”, utilizzando lo strumento principe, qual è l’orologio (l’altro è il calendario), aiuta il bambino, con la giornata tipo del protagonista, fatta di piccoli riti, a mettere a fuoco i momenti che scandiscono una giornata.

Il concetto astratto di tempo è reso dalla Valente nella concretissima alternanza di azioni quotidiane di Mattia: svegliarsi alle sette, fare colazione, andare a scuola alle otto, fare merenda, pranzare, fare i compiti alle quindici, giocare, cenare alle diciannove, doccia, dormire alle ventidue.

La giornata di Mattia, con la rappresentazione dell’orologio che apre i vari momenti quotidiani, aiuta a ragionare sulla concretezza delle azioni individuali; anche le ironiche avventure notturne del gatto Tonto, che fa il verso al celebre Gatto Silvestro, sollecitano le stesse abilità, sicchè il piccolo lettore metterà a fuoco anche la sua stessa giornata, interiorizzando il concetto di successione e di durata.

In coda al volume, illustrato gioiosamente da Alexandra Colombo, troviamo delle schede operative, realizzate dalla stessa autrice, che mettono alla prova il livello di comprensione del lettore.

 

 

Lascia un commento