Zucchero e sale di Benedetta Bonfiglioli, Equilibri 2021

di Lucia Schiralli

 

Sentimenti, emozioni e fisicità sono i protagonisti di questa originale silloge di racconti.

Dodici storie per raccontare l’adolescenza, quella vera, senza retorica, dove lo zucchero si alterna al sale, la gioia al dolore, la vita alla morte. Ciascun racconto, intitolato con il nome del protagonista, rappresenta momenti e situazioni tipici non solo dell’adolescenza, ma propri di ogni età.

L’amore per il proprio fratello, il rapporto difficile con i genitori (biologici o adottivi), la passione per l’amato che resiste allo sgretolarsi del tempo e il rapporto con la malattia sono solo alcuni esempi della splendida galleria di situazioni presenti nel libro.

Il primo racconto, l’unico fra tutti scollato dalla realtà, sembra essere una specie di introduzione, una porta che permette l’accesso alla lettura di tutti gli altri. Il legame che stringe Eric al mare viene svelato pian piano, attraverso indizi ben misurati, ma inequivocabili, grazie ai quali il lettore giungerà alla fine della narrazione con il fiato sospeso, ma nello stesso tempo consapevole di tutto

Achille e Edoardo sono due fratelli gemelli che decidono di dividersi per il tempo di una vacanza: Achille con la madre, Edoardo con il padre. Una situazione ormai comune quella della separazione dei genitori che però questa volta si rifletterà sui corpi dei figli oltre che nelle loro anime

Motaz è nato da due genitori egiziani e deve rispettare le leggi del proprio Paese, anche quando si tratta dei suoi sentimenti, del suo matrimonio. Pur amando Chiara è costretto a sposare Nahla, a cui era stato promesso da quando aveva otto anni. Il conflitto fra la tradizione e la modernità, fra le radici e il futuro viene raccontato con delicatezza e eleganza, attraverso un linguaggio fluido scorrevole che caratterizza l’intera narrazione.

 

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