I cottifritti di Livia Mengoni, Campi di Carta, 2022

di Claudia Zuccarini

 

Livia Mengoni si affaccia nel mondo della scrittura con questa pubblicazione per ragazzi, edita da Campi di Carta. L’autrice propone un romanzo di formazione trascinante ed ottimista il cui incipit presenta una storia nella storia, come le scatole cinesi.
Diego trascorre un weekend con l’amato nonno, che ha l’abitudine di narrargli intrecci della sua famiglia come se fossero fiabe, nelle quali il ragazzino si immerge e si identifica. Comincia così il racconto in prima persona di Theo, un giovane boemo che sogna di lavorare il vetro ed è un talento nel disegnare decori mai visti prima, eguagliati solo da quelli del suo avo Giovanni Zanco. Cosa scoprirà di se stesso Theo lungo il suo peregrinare e la sua crescita? E della sua famiglia? E Diego cosa imparerà di riflesso da questo racconto “orale”?

Non svelo nulla della trama, incalzante sino alla fine, con un climax di emozioni ed elaborazione di affetti e consapevolezze. È un proficuo percorso sul come stare al mondo coltivando i propri punti di forza.
Il titolo trae spunto da un simpatico equivoco linguistico all’interno del romanzo, che la Mengoni costruisce con una struttura classica e convincente: presentazione dei personaggi, crisi degli stessi, punti di rottura, situazioni di crescita, ritorno a se stessi.
I dialoghi scorrevoli rendono fluente la lettura, con una sintassi semplice ma non piatta, che coinvolge tanto i ragazzi quanto gli adulti alla ricerca del proprio talento nascosto.

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