Consigli di lettura di Barbara Gortan

Riceviamo e pubblichiamo

È uscito da pochi giorni il nuovo libro di Alfonso Guida, “ I Penati “, insignito poeta del Premio Dario Bellezza e del premio Montale.

 

“Quest’alba Sono di ritorno da una passeggiata nella pioggia, fitta e forte. Ogni volta che esco, guardo intorno come se fossi estraneo e si rinnova una  triste meraviglia. Divento sempre più paesaggio, mi perdo nel poco che a San Mauro è rimasto, nelle rovine, nei muri sospesi, nei davanzali con i vasi di latta e l eterno basilico, morto, anche lui eternamente morto.

Morto, qui, è l uomo. Sempre più gente va via, nell altro mondo e in città. Chi resta si aggrappa al buio della senescenza mentre vivere diventa sempre più arido, una manciata di terra coltivata a veleno, magari a cespi di ” euphorbia obesa” o di altre piante del deserto.

Ragazzi automatizzati, alieni, con quei mille fili auricolari che pendono sui corpi anonimi. Padri diventati presto padri. Madri e ragazze sformate, accordate al poco, sedute in cucine offuscate dal brusio televisivo e dal barbaglio dei cellulari, abitudini finite nel vuoto e, molto spesso, nella depressione. Un sud che ha perso il sud e più nulla ha del suo mito e del racconto demartiniano. E io di quel sud sono stato l ultimo testimone : il sud di Sant Eligio in processione coi muli benedetti e i maniscalchi nella neve, il Sud delle cetonie e delle conserve d agosto all alba. Un sud tutto Sinisgalli e Scotellaro che molto ha in comune con l ” umana gloria” del grande Mario Benedetti.”

 

PRIMO MATTINO

Quest’alba

che ogni cosa frantuma la sua essenza,

ostenta ancora uno spicchio di luna.

Non il peso o la radice, ma l’ombra

che si appanna e scompare mentre i muri

parlano e il vero china il capo, docile.

Il giorno inizia ora. Guarda a ritroso

chi ara le terre d’Occidente. Al fresco

silenzio del paese, chi muore non perde,

s’incammina in disparte, si apre al vecchio

buio familiare, un dolore che qui

prende le brocche, compete le vigne.

(Alfonso Guida)

 

La postfazione è quasi un saggio che porta la firma di Franco Vitelli, professore dell’Università di Bari, a lettere, curatore dell’Oscar Mondadori (“Tutte le poesie”) di Leonardo Sinigalli e dell’Oscar Mondadori (“Tutte le poesie “) di Rocco Scotellaro. Il saggio di Vitelli si intitola :  “Per Alfonso Guida. La parola che travalica”:

“La poesia di Alfonso Guida nasce e cresce vigorosamente su un misterioso processo di introspezione del reale che va a depositarsi in una coscienza ricca di “ fessure “, provocando cortocircuiti espressivi per cui la lingua va oltre il senso dell’ordinario; “ la visione prende corpo e la parola resta in un ritmo incantato di nenia remota, arcaica “ che ne determina il fascino. Rendere narrativo ciò che dentro stride è questa la grande sfida in cui si cimenta il poeta dolce e triste di S. Mauro”.

 

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