Un colpo da pochi milioni di Luca Pallanch, Lorenzo de’ Medici press, 2024

Redazione

 

In una ricca e sonnolente città di provincia viene rilasciato per buona condotta, dopo vent’anni di detenzione, Vincenzo Sabelli, noto alle cronache per un leggendario e misterioso colpo nella principale banca dell’intera provincia. Fuori lo attendono una tuta da giardiniere comunale e i vecchi complici, rimasti impuniti e perfettamente reinseriti nella vita cittadina.

Riuscirà Vincenzo Sabelli, in arte il gentleman, a recuperare la sua parte di refurtiva e a realizzare l’ultimo colpo della sua vita? E il suo rivale, il commissario Tretti, dal quale era stato incastrato, riuscirà prima di andare in pensione a sgominare le due bande di slavi e di cinesi che si contendono il territorio?

 

Prologo. Il rumore dei passi era come un frastuono. Scivolava via alle sue spalle, senza mai armonizzarsi con il suono metallico prodotto dagli stivali della guardia che lo precedeva e soprattutto con il rimbombo delle sbarre, aperte e richiuse in fondo a ogni corridoio. Stridula l’apertura provocata dalla chiave, agghiacciante la chiusura con una robusta spinta. Si era messo a contare i passi, così, per gioco, con lo sguardo dritto in direzione dell’ennesimo cancello, tanto le pareti erano bianche e immacolate, come se solo lì non fosse giunta la mano dell’uomo a commentare il tempo che passa, inesorabile, eppure lentissimo. Vent’anni ci aveva passato lì dentro, fortunato per non essere stato costretto a emigrare in un altro penitenziario, ma ormai chi si faceva vent’anni per reati comuni, anzi comunissimi? Furti, per lo più, mai una rapina, mai un’arma in mano, lavori puliti, però quando sei un delinquente abituale dall’età di diciott’anni o giù di lì, le aggravanti fioccano a ogni condanna e la colpa di essere stato a capo di una banda, sia pure di ladri, pesa ancora di più. Specie in provincia. Quindici passi, ma ormai si era dimenticato quanti corridoi avesse percorso. Erano anni che non riceveva una visita. Non teneva famiglia, come si dice nella mala, solo qualche lontano parente, di quelli che si guardano bene dall’andare a trovare una mela marcia. Le donne con cui era stato si erano ormai sistemate e spesso separate, ma di certo non pensavano a lui. E gli amici, quei pochi che aveva, non erano tipi da entrare in un carcere per diletto. In un mondo sempre più social gli unici a essere tagliati fuori sono i detenuti.

 

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