Tienimi nel tempo di Francesca Gattuso, Campi di Carta, 2021

di Claudia Zuccarini 

 

Francesca Gattuso ci coinvolge in un viaggio toccante, un viaggio che ha a che fare col tempo, con la percezione dello stesso, dei ricordi, di come lo spenderemo in futuro. Lo spenderemo bene, lo abbiamo speso bene? E nel presente come lo viviamo, come lo diluiamo tra pensieri di speranza e paura? Il percorso di questa autrice è già stato vissuto da molti altri pazienti. La malattia improvvisa scardina ogni riferimento temporale ed emotivo, qualunque malattia determina ciò. Ed è un andare in apnea, senza sapere cosa accadrà, come staremo, con un senso di forte impotenza determinato da un corpo che segue binari incontrollabili dalla psiche. Eppure tutto ciò cambia per sempre la rotta interiore, spesso positivamente, amplificando ciò che è sostanza dei giorni e riducendo l’inessenziale al nulla.

Tienimi nel tempo si configura, dunque, come un dialogo interiore, un “memoir” dalle forti connotazioni comunicative. E non a caso, difatti, questa pubblicazione è stata oggetto e spunto di performance teatrali: Tienimi nel tempo del febbraio 2019 – con la regia di SarahSilke Tasca e la direzione artistica di Rossella Ferrero – e Unstoppable, in scena dal prossimo 10 marzo a Torino, con letture sceniche di Maigret & Magritte e brani musicali del Gruppo Vocale Gli Abbaini (spettacolo promosso dall’Associazione Casa Breast).

Come un fiume dirompente con più rivoli, Tienimi nel tempo è stato presentato inoltre nell’ambito di workshop su “La complessità nella relazione di cura” e simposi inerenti la medicina narrativa. Le potenzialità del racconto nel processo di guarigione possono essere incalcolabili e, se anche un solo paziente può trarne sollievo, allora vuol dire che le parole sono in grado di effondere una grazia taumaturgica per le ferite dell’anima.

Edita da Campi di Carta, Tienimi nel tempo è un’opera dal cammino “terapeutico” atemporale e sempre attuale.

 

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