Ti seguii per le rotte di Marcello Buttazzo, I Quaderni del Bardo, 2024

Redazione

 

Fresco di stampa la raccolta poetica di Marcello Buttazzo: “Ti seguii per le rotte” con le note introduttive di Vito Antonio Conte e Roberto Dall’Olio.

[Queste poesie di Marcello spostano ancora più oltre la sua scommessa con la vita, con l’amore, con il senso lirico dell’esistenza. È vero che la Musa, onnipresente nel mondo esistenziale, umano, affettivo dell’autore, porta le vele alla piccola barca del poeta e i remi, i suoi versi possono affidarsi al vento per solcare il mare in tutte le stagioni dell’anno e della vita. L’amore, come un Matisse, danza azzurro col corpo – ricordo della Donna, di una donna, delle donne. Questo credo sia indubitabile, il vero mondo di questo poeta ostinatamente lirico esuberante con una visione oserei dire francescana della natura, della vita, della società e della socievolezza è tale, “condannato” ad esaltare stagioni, stati d’animo, luoghi ameni, ricordi ancestrali e vivi. La Musa è la vita, ma non in contrasto con la morte, ma è la vita che si accende, la vita accesa, nei colori, nei sensi, nei sogni, nel brivido del quotidiano, nella Natura, negli occhi, nel cuore, del poeta] (Roberto Dall’Olio).

 

E questa agitazione che mi sbatacchia è solo il desiderio di vederti qui accanto.

Non voglio essere preda del disincanto,

voglio tornare a fantasticare ad occhi aperti. L’illusione, voglio.

Tu che m’avvinci. Tu che ti sveli fra le nubi. Il buio, voglio.

Quando nel pozzo della luna

vengo a perdermi alla ricerca di te.

E il crepuscolo, il crepuscolo aranciato. La sera serafica, straripante di te.

Quest’agitazione, voglio. L’agitazione che mi brucia dentro è il tuo volto,

è il tuo seno,

tutto lo splendore che agogno per non morire.

 

 

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