Mi piace tanto di Teresa Capezzuto e Albertina Neri, Il Ciliegio, Como, 2022

di Cosimo Rodia

 

È un albo tutto giocato sui desideri, su ciò che piace (o piacerebbe) fare ai bambini, sogni anelati e immaginati; e in questa età dello sviluppo, sognare di fare un’esperienza è come realizzarla veramente!

Così, scorrendo le pagine patinate, dai colori incantati, il bambino sogna di andarsene a spasso sulla testa di un T-Rex, di incontrare il mostro della notte, di disegnare sui muri di casa, interloquire col fantasma sotto il letto, trasformare la casetta della nidificazione degli uccelli in un’astronave, di andare impavido per il bosco buio, viaggiare sulla nave dei pirati.

Tanti desideri con cui il bambino prende le misure del mondo esterno per padroneggiarlo, lentamente.

Il pensiero magico accompagna la crescita infantile e permette di pensare che la realtà sia influenzabile dai desideri: il piccolo immagina di riuscire a volare o di poter muovere gli oggetti a distanza; un processo intellettivo che sollecita lo sviluppo cognitivo ed emotivo del soggetto in formazione; il piccolo è consapevole che il “fare finta di” non è la realtà ma, fino a che il gioco dura, è come se lo fosse. L’immaginazione è lo strumento di adattamento, senza il quale non potremmo concepire alternative al presente e men che meno prefigurarci scenari futuri: è la possibilità che ha il bambino di vagare in diverse dimensioni del tempo e dello spazio.

In questo viaggio formativo proposto da Capezzuto, aiutano le splendide illustrazioni di Albertina Neri, un po’ fumè, leggermente sgranate, quasi a voler dire indirettamente che si tratta di sogni, appunto, ambiti.

Infine, il testo si lascia leggere anche per la narrazione in rime, ora baciate, ora alternate, rendendo ritmica e avvincente la lettura. Un’ottima prova per bambini della seconda infanzia di una casa editrice collaudata.

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