La luna e il soldato di Anna Vivarelli, Giunti, 2022

di Cosimo Rodia

 

Anna Vivarelli parla di guerra per promuovere la pace con un libro che contiene due storie con lo stesso tema, di struggente attualità, viste le immagini di donne, anziani e bambini nei rifugi ucrainia.

Nel primo racconto la protagonista è Magda, una bambina che registra, col suo candore, i bombardamenti, le case distrutte, i rifugi sotterranei, gli sfollati. Stridono gli occhi innocenti della bambina, che non colgono il livello di drammaticità, di fronte a tanta distruzione! Il racconto si conclude con la piccola mandata dai parenti in campagna, mentre crescono i bombardamenti. Affascina il punto di vista ingenuo della piccola Magda per la quale le sirene che annunciano il pericolo “sembravano lupi”; e strappa il cuore la descrizione di ciò che i suoi occhi semplici vedono fuori dal rifugio: “Quella notte gli scoppi sono stati così tanti che quando siamo usciti dal ricovero la città era luminosa perché bruciava”. Come non sovrapporre queste immagini a quelle terribili dell’Ucraina?

Nel secondo racconto, Gabriele, di 12 anni, s’imbatte in un disertore tedesco e condivide il rinvenimento con una ragazza tanto ribelle quanto bella, Verità. Dopo una serie di peripezie nel bosco, le cibarie portate al disertore, il messaggio recapitato ai partigiani nelle impervie montagne dell’appennino tosco-emiliano, la ragazza decide di andare all’incontro dei partigiani, per evitare che il disertore sia fucilato. Un racconto scritto con leggerezza, che avvince oltremodo perché mentre si snodano avventure e attraversamenti di boschi, con prove da superare, sullo sfondo si percepiscono movimenti di truppe, donne sole, piazze deserte: un contrasto sorprendente che rende il libro leggibile su più piani.

C’è un’altra peculiarità della Vivarelli, quella di inserire le vicende narrate in una cornice storica denotativa. Nel primo racconto si allude ai bombardamenti di Torino e ai rifugi realmente esistiti e scoperti nel 1995. Nel secondo racconto si richiama il fatto vero delle diserzioni di soldati tedeschi, alcuni dei quali fecero causa comune con i partigiani italiani delle divisioni garibaldine, sui quali pendeva la colpa di tradimento, punita con la fucilazione (sentenze cancellate solo nel 2009!).

Un libro che affasci e che tocca le corde nascoste della coscienza umana.

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