Gandhi di Chiara Lossani, San Paolo Ragazzi

C. R.

 

Sette voci, sette sguardi, sette esperienze di ragazzi e ragazze che raccontano l’incontro con un protagonista comune: un piccolo uomo, incrociato in varie fasi della sua vita, vestito all’occidentale o coperto solo dal tradizionale dhoti indiano, passato alla storia come il Mahatma, la Grande Anima: all’anagrafe Mohāndās Karamchand Gāndhī.

Per ognuno di loro rappresenta un’opportunità. Khoi, quando lo incontra, si sente trattato per la prima volta con rispetto e gentilezza; Laxmi non lo capisce ma riceve da lui il suo primo paio di sandali e un sogno per il futuro; Seth e Kedar sono le voci narranti della prima grande azione di protesta contro una legge discriminatoria; il piccolo Srinivasa partecipa alla storica Marcia del Sale; Vittoria lo incontra già provato, a Londra, e comprende il significato della parola libertà; Sushila, infine, scopre il senso di un sacrificio fatto per amore.

Gandhi emanava una luce che abbagliava e smuoveva le coscienze. Una luce che anche oggi si può riaccendere nelle giovani generazioni, in chi decide di camminargli accanto in questo romanzo onesto, sincero, privo di retorica. Ogni capitolo viene introdotto da un brevissimo testo che inquadra cronologicamente le vicende narrate. La strada scelta da Chiara Lossani, è quella di agevolare una identificazione dei lettori con i grandi personaggi che hanno cambiato la sorte del mondo, facendoli entrare nelle loro vite grazie alla letteratura. Gandhi viene qui descritto attraverso gli occhi di ragazzi e ragazze comuni, che lo hanno conosciuto in età e momenti diversi. Un uomo tra gli uomini, sicuramente leader carismatico capace di trascinare folle a compiere atti potentissimi di autodeterminazione, ma soprattutto essere umano in tutta la sua complessità, con scivoloni e fallimenti, frustrazioni, scatti di rabbia e pentimenti.

Un romanzo che incentiva il dialogo e la riflessione sull’importanza delle scelte, sui pregiudizi e sui muri da abbattere, sul concetto di responsabilità personale, sulla necessità e sulla possibilità di prendere posizione e dare voce al dissenso in modo dirompente, senza usare la violenza.

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