La notte di San Rocco a Torrepaduli
Redazione
Per chi non c’è stato. Sera del 15 agosto (fino al mattino del 16). A San Rocco di Torrepaduli, una frazione di Ruffano (Le), orgogliosa del proprio campanile, finita la processione del Santo per le vie del paesino, finiti i fuochi pirotecnici seguiti con partecipazione da tutti i turresi, ecco che tamburellisti, giunti da ogni dove, accompagnati a volte da un’armonica o da una fisarmonica, danno vita spontaneamente alle RONDE.
Gli strumentisti, molto spesso senza conoscersi, si dispongono a cerchio, all’interno del quale i presenti alla festa, a turno, compiono un giro di ‘pizzica’, rendendo col movimento del corpo, ora nervoso ora suadente, i sentimenti umani inalienabili, come l’amore, il corteggiamento, finanche la vendetta.
E così 5, poi 10, poi 20 ronde nel Largo San Rocco, suonano, cantano e fanno ballare; finita l’energia di quell’attimo, una ronda si scioglie e i tamburellisti sono pronti a riaggregarsi in un’altra, appena più in là.
Con suoni secchi, ripetitivi, senza variazioni, eppure coinvolgenti, migliaia e migliaia di persone ballano e si meravigliano.
Una festa che ti ubriaca e che richiama le radici primitivi che ci appartengono in quanto mediterranei, meridionali, salentini.

Lascia un commento