Il mondo è rosso di Britta Teckentrup, uovonero, 2022

Redazione

 

Adesso il mondo è rosso,
la rabbia è arrivata.
Ruggendo mi circonda,
tempesta scatenata.

[…]
Ruggisco, strillo, ringhio,
scateno ogni mio istinto.

Un drago inferocito
che non sarà mai vinto!

Il testo in rima, tradotto poeticamente da Sante Bandirali, batte a ritmo selvaggio e sgorga in forma di filastrocca, accompagnandosi a immagini travolgenti che rimandano al moto incessante degli elementi naturali, le fiamme che divampano, la tempesta che infuria, le raffiche di vento e le saette. La rabbia è come un drago inferocito, irrefrenabile, che si ribella, ruggisce e non si dà per vinto. Nulla può smorzare la frenesia del tornado, la forza dell’acqua che si abbatte sulle scogliere, la potenza della spuma alluvionale.

È un’immersione trascinante nelle profondità del proprio io, dove l’energia vitale si esprime attraverso l’uso di graffianti tavole e versi dai suoni incalzanti, perfetti per essere letti, o meglio gridati, ad alta voce. Testi che in italiano sono gender neutral, per includere il femminile e il maschile, affinché tutte e tutti si possano riconoscere.

Le splendide illustrazioni a collage, tratto distintivo di Britta Teckentrup, si tingono di una palette che sa di fuoco, aria e mare, per rappresentare le tante declinazioni della rabbia: il suo essere travolgente, spaventosa, incontenibile; il suo provocare smarrimento e isolamento, ma anche un senso di liberazione e di affermazione.

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