07. Commentiamo: EUGENIO MONTALE

di Imma Luccarelli

 

In limine

 

Godi se il vento ch’entra nel pomario

vi rimena l’ondata della vita:

qui dove affonda un morto

viluppo di memorie,

orto non era, ma reliquario.

 

Il frullo che tu senti non è un volo,

ma il commuoversi dell’eterno grembo;

vedi che si trasforma questo lembo

di terra solitario in un crogiuolo.

 

Un rovello è di qua dall’erto muro.

Se procedi t’imbatti

tu forse nel fantasma che ti salva:

si compongono qui le storie, gli atti

scancellati pel giuoco del futuro.

 

Cerca una maglia rotta nella rete

che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!

Va, per te l’ho pregato, – ora la sete

mi sarà lieve, meno acre la ruggine…

(In Ossi di seppia, 1925)

 

L’auspicio, “sul limitare” del nuovo anno ormai alle porte e del vecchio che ci ha arricchiti di nuove esperienze, è quello di trovare la “maglia rotta”, il barlume di speranza di cui parla il poeta. Spiraglio di rinascita, di vita, nella nostra quotidianità, svincolandoci dalle costrizioni e dai luoghi comuni, con il coraggio di vivere pienamente la nostra vita, dono raro e irripetibile.

Buon 2023 a tutti.

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