Animali bellissimi di Daniela Pareschi, il Barbagianni editore, 2023

Redazione

 

Daniela Pareschi reinventa la classificazione animale con una proposta visionaria fatta di diciannove, inedite, categorie tassonomiche.

Un’operazione concettuale raffinata che sceglie il registro della leggerezza, dell’irriverenza giocosa, delle assonanze, per offrire a lettori e lettrici di ogni età strumenti per alimentare la meraviglia, la curiosità e il rispetto.

Che cos’hanno in comune la volpe artica e il pesce pietra? E lo struzzo e l’elefante marino? Da sempre la scienza cataloga gli animali secondo una classificazione rigida e complessa. Ma cosa succederebbe se usassimo un criterio diverso, subito comprensibile, accostando specie distanti tra loro ma che condividono una caratteristica significativa? La risposta arriva andando a scoprire le diciannove categorie contenute in “Animali bellissimi“, dove vengono raggruppati animali con le corna o con le macchie, luminosi o con gli aculei, con il guscio o che si gonfiano, difficili da vedere, che vivono più dell’uomo o non esistono, ma un po’ anche sì, perché si trovano nel mito e nelle storie.

L’illustratrice, scenografa e poetessa dell’immagine Daniela Pareschi ritrae i protagonisti con grande precisione scientifica ma anche con affettuosa vicinanza emotiva. Sono le espressioni, le posture, i contesti, in cui vengono inseriti gli animali a comunicarci la loro natura. Teneri, come il riccio che usa gli aculei per difendersi e sbuca da un vaso di cactus, possenti e grandissimi, come l’elefante che si staglia nel rosso di un tramonto nella savana e ci ricorda – in un gioco di riflessi e suggestioni – la maestosità di un baobab, o saggi e longevi come la tartaruga gigante di Aldabra.

A caratterizzare questi diciannove ritratti è uno stile illustrativo sfrontato, che non cede mai alla tentazione di umanizzare o infantilizzare i protagonisti.

 

 

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