La casa della poesia (Antologia) di Nuno Júdice, i Quaderni del Bardo Edizioni, 2023

Redazione

 

Esce per i Quaderni del Bardo Edizioni, il nuovo libro di Nuno Júdice: La casa della poesia (Antologia), con la traduzione di Emilio Coco, nella collana Incontri a cura di Laura Garavaglia

Scrive il traduttore: “Protagonista indiscussa della poesia di Nuno Júdice è la parola. Quasi non c’è poesia che non la contenga e con la quale il poeta alimenta le sue passioni, i suoi paradossi, le sue riflessioni. È essa che gli ispira le metafore e le allegorie più belle, con esse viaggia e riempie la sua valigia. Possono essere parole vecchie, relegate in un angolo del dizionario, ma quando le mette insieme, quando le unisce nel verso, risplendono di nuova luce. Ama le parole esatte, dure come gli oggetti che designano, parole che si uniscono e si sovrappongono a quelle già usate, che devasta, frantuma in sillabe, incendia, ne raccoglie i resti, gli aggettivi, gli avverbi, le preposizioni, per creare altre parole, perché la voce non si bruci e poco importa che le frasi perdano il senso, purché resti inalterato il nome delle cose. Come fa la casalinga con i panni che mette ad asciugare al sole, così fa il poeta con le parole, le attacca nel verso con le mollette, le spiana con il ferro della retorica, senza bruciarle, le sistema nel tiretto della strofa per poi tirarle fuori quando servono per fare o leggere poesia, ed esse seguono il loro percorso, sporcandosi col fango della strada, riempendosi della muffa delle case chiuse, respirando il sudore degli amanti. Si lavano, si asciugano e tornano a sporcarsi in continuazione perché fanno parte del mondo e della vita”.

 

La casa della poesia

Nella casa della poesia ci sono angoli bui,

dove possiamo nasconderci come se non avessimo bisogno

della luce. Ho spinto la porta di quella casa in cerca

di quegli angoli; ma ho anche trovato il sole che entrava

dalle finestre e disegnava, sulla parete più bianca,

il contorno del tuo viso. In realtà, quando

si entra nella casa della poesia, ogni cosa ha un disegno

così preciso come il significato di ogni parola. Solo,

negli angoli bui, le ombre danno un altro senso

a ciò che vediamo; e per quanto apriamo le finestre

e vogliamo che il sole arrivi a quegli angoli,

ci sono sempre figure che non escono dall’ombra,

come se fossero i fantasmi dell’infanzia, e quanto dicono

che viene da molto lontano, secondo alcuni, o da troppo

vicino, secondo altri. Allora, che ci faccio io in questa casa

da cui il sole non riesce a togliere le ombre? Perché

insisto a guardare negli angoli più bui, fuggendo

dalla luce? La risposta è nell’immagine che il sole ha proiettato

sulla parete: l’immagine che ha il tuo viso e mi chiede

di uscire da quegli angoli bui per sentire la tua voce

il giorno in cui ti ho incontrata nella casa della poesia

 

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