Otto Autobiografia di un orsacchiotto di Tomi Ungerer, Mondadori, 2022

di Claudia Zuccarini

 

Tomi Ungerer fu un noto illustratore ed anche scrittore per l’infanzia. “Otto, autobiografia di un orsacchiotto” è tra le pubblicazioni più famose dell’autore, a giusta ragione, tanto per la delicatezza della storia quanto per le curate immagini.

In una Germania sconvolta dalla guerra e dalla deportazione, Otto funge da collante in un’ amicizia che resisterà al tempo e alla tragedia dell’Olocausto.

Ungerer traccia una storia adatta ai bambini più piccoli, con grazia, restituendo un filo di speranza per il futuro. La guerra viene narrata e spiegata in modo semplice, diretto e comprensibile, sancendo l’importanza del rispetto reciproco e della pacifica convivenza. I bambini hanno il potere di ricordarci gli aspetti puri ed essenziali della vita. “I tre non capivano più il mondo”, ma si può forse capire un mondo in cui regna la guerra e la prevaricazione?

Più volte ristampato in Italia dal 1999, questo libricino è perfetto per introdurre il tema della Shoah dalla prima classe della primaria, ma soprattutto per far riflettere noi adulti.

La guerra è realtà odierna e nessun bambino dovrebbe separarsi dalla sua famiglia, i suoi amici e il suo peluche.

 

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